La cucina ligure è famosa per i suoi piatti genuini e saporiti, e lo Stracotto alla Genovese non fa eccezione. Questa ricetta, tramandata di generazione in generazione, è un trionfo della cottura lenta, dove la carne si arricchisce del sapore dolce e avvolgente delle cipolle, diventando incredibilmente morbida e gustosa.
Se vuoi scoprire il segreto di questa prelibatezza, continua a leggere: esploreremo la sua storia, gli ingredienti migliori da utilizzare, i passaggi fondamentali della preparazione e gli abbinamenti perfetti per esaltare al massimo il suo sapore.
Le Origini dello Stracotto alla Genovese
Nonostante il nome possa trarre in inganno, lo Stracotto alla Genovese non prevede l’uso del pomodoro, a differenza di altre varianti di stracotto diffuse in Italia. La sua particolarità risiede nella cottura prolungata della carne, che viene brasata con una grande quantità di cipolle. Queste, cuocendo lentamente, rilasciano i loro zuccheri naturali e si trasformano in una crema delicata e saporita, avvolgendo la carne con un gusto unico.
Si dice che questa ricetta abbia origini antiche, probabilmente legate ai commerci marittimi che collegavano la Liguria con altre regioni italiane. Le cipolle, abbondanti nella zona e facilmente conservabili, erano un ingrediente base nella cucina dei mercanti e dei marinai. La necessità di ammorbidire tagli di carne più duri e meno pregiati ha portato allo sviluppo di tecniche di cottura lunga come questa, in grado di trasformare ingredienti semplici in piatti straordinari.
Gli Ingredienti Perfetti per uno Stracotto alla Genovese Autentico
Per ottenere un risultato fedele alla tradizione, è fondamentale selezionare ingredienti di qualità.
Carne
Il taglio di carne più adatto è il cappello del prete, che grazie alla sua venatura di grasso si presta bene alle cotture lunghe, mantenendo morbidezza e succosità. In alternativa, si possono usare altri tagli di seconda scelta come il reale di manzo o il fusello.
Cipolle
Le cipolle rappresentano il cuore della ricetta e devono essere abbondanti. Le più indicate sono le cipolle bianche o dorate, per il loro sapore dolce e delicato.
Liquidi di cottura
Il vino bianco secco aiuta a sfumare la carne e a bilanciare la dolcezza delle cipolle. Il brodo di carne, aggiunto durante la cottura, garantisce un risultato succoso e armonioso.
Aromi e condimenti
Sedano e carota completano il soffritto di base, mentre sale e pepe vanno regolati con attenzione per esaltare i sapori senza coprirli.
Ingredienti per 4-6 persone
•1 kg di carne di manzo (cappello del prete o reale)
•1 kg di cipolle bianche o dorate
•1 bicchiere di vino bianco secc
•Brodo di carne q.b.
•3 cucchiai di olio extravergine d’oliva
•1 gambo di sedano
•1 carota
•Sale e pepe q.b.
Preparazione Passo Dopo Passo
1. Preparare le verdure
Tagliare le cipolle a fette sottili. Tritare finemente il sedano e la carota per creare una base aromatica che darà profondità al sapore della carne.
2. Rosolare la carne
In una pentola capiente, scaldare l’olio extravergine d’oliva e rosolare la carne intera a fiamma vivace su tutti i lati, fino a ottenere una crosticina dorata. Questa operazione è fondamentale per sigillare i succhi all’interno della carne e garantirne la morbidezza.
3. Aggiungere le cipolle e le verdure
Versare le cipolle e il trito di sedano e carota nella pentola. Abbassare la fiamma e mescolare bene per distribuire il calore in modo uniforme.
4. Sfumare con il vino bianco
Alzare leggermente la fiamma e versare il vino bianco. Lasciare evaporare l’alcol, mescolando di tanto in tanto, finché non si riduce quasi completamente.
5. Iniziare la cottura lenta
Aggiungere un mestolo di brodo caldo e coprire la pentola con un coperchio. Cuocere a fuoco bassissimo per almeno 3 ore, controllando periodicamente che il fondo di cottura non si asciughi troppo. Se necessario, aggiungere altro brodo in piccole quantità.
6. Girare la carne e controllare la consistenza
A metà cottura, girare delicatamente la carne per garantire una cottura uniforme. Le cipolle si trasformeranno gradualmente in una salsa densa e cremosa.
7. Riposo e servizio
Una volta terminata la cottura, lasciare riposare la carne nella pentola per almeno 10 minuti prima di affettarla. Servire con la salsa di cipolle ben calda.
Abbinamenti Perfetti per Esaltare lo Stracotto alla Genovese
Lo Stracotto alla Genovese è un piatto avvolgente e ricco, che si abbina perfettamente con contorni e vini che ne esaltano i sapori.
•Pane tostato: accompagna in modo perfetto la salsa di cipolle, assorbendone tutta la cremosità.
•Pasta fresca o gnocchi: trasformano il piatto in un condimento straordinario, perfetto per esaltare la dolcezza delle cipolle.
•Vini liguri: il Rossese di Dolceacqua o un Vermentino ben strutturato si sposano alla perfezione con il sapore delicato dello stracotto.
Perché Provare lo Stracotto alla Genovese?
•È una ricetta semplice ma sorprendente, che trasforma ingredienti umili in un piatto gourmet.
•La cottura lenta esalta il sapore della carne, rendendola incredibilmente tenera e gustosa.
•È perfetto per occasioni speciali, ma anche per un pranzo in famiglia dal sapore autentico.
Lo Stracotto alla Genovese è molto più di un semplice secondo piatto: è un viaggio nel tempo e nei sapori della tradizione ligure, un esempio di come la semplicità possa trasformarsi in eccellenza.
Se sei alla ricerca di un piatto avvolgente, ricco di storia e dal sapore inconfondibile, questa è la ricetta che fa per te.